Ritter-Santini Lea
Lea Ritter-Santini (21.3.1928 Rimini – 5.6.2008 Münster)
Verf. | Frank-Rutger Hausmann |
Vergleichende Literaturwissenschaft (Germanische u. Romanische Sprachen u. Literaturen); Übersetzerin
Stud. Bologna, Köln, Paris, Bonn; 1952 Prom. Bologna; Lektorin f. Ital. Kiel, Marburg, Münster; 1967 Habil. Rom; 1968 Umhabil. Münster; 1972 o. Prof. Münster.
1979 o. Mitgl. Dt. Akad. f. Sprache u. Dichtung; Accademia dei Lincei; 2003 Premio Sapegno di Storia Letteraria; 2005 Premio Feltrinelli per la Storia delle letterature europee.
Hrsg. Italienische Bibliothek. Die Sammlung Carl Ludwig Fernows in der Herzogin Anna Amalia Bibliothek, Weimar.
Steffi Roettgen im Gespräch mit Lea Ritter-Santini, in: zeitenblicke 2, 2003, Nr. 3 [10.12.2003], URL: http://www.zeitenblicke.historicum.net/2003/03/interview.html (15.10.2015).
Lesebilder: Essays zur europäischen Literatur, Stuttgart 1978; Le immagini incrociate, Bologna 1986; Nel giardino della storia, Bologna 1988; Da Vienna a Napoli in carrozza. Il viaggio di Lessing in Italia. Ausstellungskatalog Neapel 1991, (dt. Ed.: Eine Reise der Aufklärung – Lessings italienische Reise, 1993); Ritratti con le parole, Bologna 1994; Ganymed. Ein Mythos des Aufstiegs in der deutschen Moderne, München 2002; Sorte e ragione: Petrarca in Europa. Con interventi di Jean Balsamo e Line Bolzoni, Turin 2008.
„Lea Ritter Santini è stata una comparatista di respiro europeo: ha introdotto in Italia, nella sua fervida e generosa collaborazione a Il Mulino (di cui il fratello era stato uno dei fondatori), libri essenziali di Blumenberg, Ohly, Koehler; ma anche Heinrich e Golo Mann, Heinrich Lausberg (di cui è stata l’allieva prediletta), Bruno Snell, Hannah Arendt, Heinrich Böll: la miglior creazione letteraria, la linguistica, la retorica, la letteratura comparata; basti pensare agli Studi di letteratura europea di Ernst Robert Curtius che Lea Ritter Santini scelse e pubblicò nel 1963.Insieme a questo incessante tessere rinnovati legami tra due culture che le infauste dittature sotto altro segno avevano riunito, la studiosa è stata raffinata interprete dell’ ,iconologia letteraria‘, ereditando la squisita lezione di Mario Praz ed estendendola verso l’epoca moderna (Settecento-Novecento), di cui è stata sicura guida“ (Ossola, 2008).
Michael Knoche, „Vom Springen über den Limes - Die Letzte in der europäischen Literaturrepublik: Zum Tode der Komparatistin Lea Ritter-Santini“, FAZ 19.6.2008; Carlo Ossola, „L’italiana che salvò Goethe“, Il Sole, 6.7.2008.