Farinelli, Marte Vittorio Achille Arturo: Unterschied zwischen den Versionen

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Die Beziehungen zwischen Spanien u. Deutschland in der Litteratur d. beiden Länder, Berlin 1892 (Diss.) [=Spanien u. die spanische Litteratur im Lichte der deutschen Kritik, Berlin 1892]; Grillparzer u. Lope de Vega, Berlin 1894; Dante e la Francia dall’età media al secolo di Voltaire, 2 Bde., Mailand 1908; Petrarca, Manzoni, Leopardi. Il sogno di una letteratura mondiale, Turin 1925; Petrarca u. Deutschland in der dämmernden Renaissance, Köln 1933.
 
Die Beziehungen zwischen Spanien u. Deutschland in der Litteratur d. beiden Länder, Berlin 1892 (Diss.) [=Spanien u. die spanische Litteratur im Lichte der deutschen Kritik, Berlin 1892]; Grillparzer u. Lope de Vega, Berlin 1894; Dante e la Francia dall’età media al secolo di Voltaire, 2 Bde., Mailand 1908; Petrarca, Manzoni, Leopardi. Il sogno di una letteratura mondiale, Turin 1925; Petrarca u. Deutschland in der dämmernden Renaissance, Köln 1933.
  
<blockquote>„Il primo grande amore letterario, poetico ed artistico del Farinelli non era certo la Germania, sognò però tra le rocche nordische i castelli in Ispanga e si concedette ai più pazzeschi vagabondaggi tra Andalusi ed Arabi, a tutti i lidi dove approdava il Cid conquistatore. E, come abbiam’ visto, questa folle passione per la Spagna trionfò. Dopo il ritorno lanciava la sua tesi ''Deutschlands und Spaniens literarische Beziehungen'', un tema che combina in modo ideale i suoi interessi germanistici e ispanistici. Fu accolta da Max Koch (1855-1931), editore della ''Zeitschrift für vergleichende Literaturgeschichte'' e cattedratico a Breslavia. Se il Farinelli rimpiange più tardi le sue scarse relazioni a Berlino, conobbe nonostante questo Erich Schmidt (1853-1913), alunno di Wilhelm Scherer e uno dei capi della scuola positivista. Era Monaco la città che più assorbiva le sue attività di germanista e non possiamo nominare tutti gli intellettuali di questa città che frequentava, tra gli altri Michael Bernays (1834-1897), Paul Heyse, Heinrich Porges (1837-1900) o Richard Weltrich (184-1913), il biografo dello Schiller. Importante per le relazioni italo-tedesche è l’intima e affettosa corrispondenza con Heyse. Gli confidò le sue pene e angustie coi letterati e i poeti d’Italia, i contrasti col Carducci, le delusioni provate nella terra dei suoi sogni più intensi” (Hausmann, 1996, 71).
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<blockquote>„Il primo grande amore letterario, poetico ed artistico del Farinelli non era certo la Germania, sognò però tra le rocche nordiche i castelli in Ispagna e si concedette ai più pazzeschi vagabondaggi tra Andalusi ed Arabi, a tutti i lidi dove approdava il Cid conquistatore. E, come abbiam’ visto, questa folle passione per la Spagna trionfò. Dopo il ritorno lanciava la sua tesi ''Deutschlands und Spaniens literarische Beziehungen'', un tema che combina in modo ideale i suoi interessi germanistici e ispanistici. Fu accolta da Max Koch (1855-1931), editore della ''Zeitschrift für vergleichende Literaturgeschichte'' e cattedratico a Breslavia. Se il Farinelli rimpiange più tardi le sue scarse relazioni a Berlino, conobbe nonostante questo Erich Schmidt (1853-1913), alunno di Wilhelm Scherer e uno dei capi della scuola positivista. Era Monaco la città che più assorbiva le sue attività di germanista e non possiamo nominare tutti gli intellettuali di questa città che frequentava, tra gli altri Michael Bernays (1834-1897), Paul Heyse, Heinrich Porges (1837-1900) o Richard Weltrich (1844-1913), il biografo dello Schiller. Importante per le relazioni italo-tedesche è l’intima e affettuosa corrispondenza con Heyse. Gli confidò le sue pene e angustie coi letterati e i poeti d’Italia, i contrasti col Carducci, le delusioni provate nella terra dei suoi sogni più intensi” (Hausmann, 1996, 71).
 
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HSchA Nr. 02875-03004; Lucia Strappini, DBI 45, 1995 (online-Version); Wolf, Hugo Schuchardt Nachlaß, 1993, N° 02875-03004; Frank-Rutger Hausmann, „Arturo Farinelli e il mondo germanofono”, in: Daniela Giovanardi / Harro Stammerjohann, I lettori d’italiano in Germania, Tübingen 1996, 69-79; Hoffend, Zwischen Kultur-Achse und Kulturkampf, 1998, 501, bes. 282-284; E. Y. Dilk, IGL 1, 2003, 469-471; Universität Innsbruck, Institut f. Romanistik, Institutsgeschichte (online; P).
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HSchA Nr. 02875-03004; Lucia Strappini, DBI 45, 1995 (online); Frank-Rutger Hausmann, „Arturo Farinelli e il mondo germanofono”, in: Daniela Giovanardi / Harro Stammerjohann, I lettori d’italiano in Germania, Tübingen 1996, 69-79; Hoffend, Zwischen Kultur-Achse und Kulturkampf, 1998, 501, bes. 282-284; E. Y. Dilk, IGL 1, 2003, 469-471; Universität Innsbruck, Institut f. Romanistik, Institutsgeschichte (online; P).
  
 
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Aktuelle Version vom 9. Mai 2016, 14:48 Uhr

Marte Vittorio Achille Arturo Farinelli (31.3.1867 Intra, Verbania / Lago Maggiore) – 21.4.1948 Turin); Sohn des Getreidehändlers Agostino Farinelli

Verf. Frank-Rutger Hausmann

Romanistik (Romanische Literaturgeschichte); Germanistik; Vergleichende Literaturgeschichte

Besuch der Gymnasien Bellinzona u. Riva; Matura Kantonalschule Aarau; 1886-87 Stud. Maschinenbau ETH Zürich; nach Spanienaufenthalt Stud. Rom., Germ. u. Philos. Univ. Zürich u. Sorbonne (Gaston Paris); 1890 Prom. (Heinrich Morf; J. Bächtold); 1892-96 Franz.- u. Ital.-Lehrer Handelsakad. Innsbruck; 1896 Habil. (Hugo Schuchardt) Graz; 1896/97 PDoz.; 1899 wirklicher Extraord. Innsbruck; 1904 im Rahmen von „Entitalianisierungsmaßnahmen” Zwangsurlaub; 1907 Wechsel a. d. Univ. Turin; 1937 em.; 1931-36 Leiter des Petrarca-Hauses Köln.

Mitgl. Reale Accad. d’Italia in Roma; korr. Mitgl. Preuß. Akad. d. Wiss. (ab 1946 Deutsche Akad. d. Wiss.) Berlin; Regia Accad. delle Scienze Torino; Real Acad. Española Madrid; Österr. Akad. d. Wiss. Wien; korr. Mitgl. Polska Akademia Umiejętności – PAU (Polnische Akad. d. Künste u. Wiss.) Krakau.

Arturo Farinelli, Episodi di una vita, Milano 1946.

Die Beziehungen zwischen Spanien u. Deutschland in der Litteratur d. beiden Länder, Berlin 1892 (Diss.) [=Spanien u. die spanische Litteratur im Lichte der deutschen Kritik, Berlin 1892]; Grillparzer u. Lope de Vega, Berlin 1894; Dante e la Francia dall’età media al secolo di Voltaire, 2 Bde., Mailand 1908; Petrarca, Manzoni, Leopardi. Il sogno di una letteratura mondiale, Turin 1925; Petrarca u. Deutschland in der dämmernden Renaissance, Köln 1933.

„Il primo grande amore letterario, poetico ed artistico del Farinelli non era certo la Germania, sognò però tra le rocche nordiche i castelli in Ispagna e si concedette ai più pazzeschi vagabondaggi tra Andalusi ed Arabi, a tutti i lidi dove approdava il Cid conquistatore. E, come abbiam’ visto, questa folle passione per la Spagna trionfò. Dopo il ritorno lanciava la sua tesi Deutschlands und Spaniens literarische Beziehungen, un tema che combina in modo ideale i suoi interessi germanistici e ispanistici. Fu accolta da Max Koch (1855-1931), editore della Zeitschrift für vergleichende Literaturgeschichte e cattedratico a Breslavia. Se il Farinelli rimpiange più tardi le sue scarse relazioni a Berlino, conobbe nonostante questo Erich Schmidt (1853-1913), alunno di Wilhelm Scherer e uno dei capi della scuola positivista. Era Monaco la città che più assorbiva le sue attività di germanista e non possiamo nominare tutti gli intellettuali di questa città che frequentava, tra gli altri Michael Bernays (1834-1897), Paul Heyse, Heinrich Porges (1837-1900) o Richard Weltrich (1844-1913), il biografo dello Schiller. Importante per le relazioni italo-tedesche è l’intima e affettuosa corrispondenza con Heyse. Gli confidò le sue pene e angustie coi letterati e i poeti d’Italia, i contrasti col Carducci, le delusioni provate nella terra dei suoi sogni più intensi” (Hausmann, 1996, 71).

HSchA Nr. 02875-03004; Lucia Strappini, DBI 45, 1995 (online); Frank-Rutger Hausmann, „Arturo Farinelli e il mondo germanofono”, in: Daniela Giovanardi / Harro Stammerjohann, I lettori d’italiano in Germania, Tübingen 1996, 69-79; Hoffend, Zwischen Kultur-Achse und Kulturkampf, 1998, 501, bes. 282-284; E. Y. Dilk, IGL 1, 2003, 469-471; Universität Innsbruck, Institut f. Romanistik, Institutsgeschichte (online; P).