Battisti, Carlo

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Carlo Battisti (10.10.1882 Trient – 6.3.1977 Empoli); Sohn des Mittelschulrektors Giuseppe Battisti

Verf. Frank-Rutger Hausmann

Romanische Philologie, bes. Sprachwiss. (Italienisch)

Ab 1900 Stud. Wien (Wilhelm Meyer-Lübke; Adolfo Mussafia; Karl v. Ettmayer; Elise Richter); 1904 Prom. (Meyer-Lübke) Wien; 1908 Habil. (Meyer-Lübke) Wien; PDoz. u. Bibliothekar; im I. Weltkrieg Lt. d. R. d. Kaiserjäger; 1914 russ. Kriegsgefangenschaft; LA U Tomsk; 1919 Rückkehr n. Italien; Bibliothekar in Görz (Gorizia); 1925-52 o. Prof. Florenz; dort auch Dir. d. Istituto Glottologico u. Mitdir. d. Istituto Internazionale Etrusco; nach der Emeritierung Vorlesungstätigkeit in Lecce (heute Università del Salento). Vorkämpfer f. ein „italienisches“ Südtirol.

Socio Accad. degli Agiati Rovereto.

Mithrsg. Dizionario toponomastico atesino, 1936-78; Begr. Dizionario toponomatisco trentino, 1974f.

La traduzione dialettale della Catinia di Sicco Polenton: ricerca sull‘antico trentino, in: Archivio trentino 19-21, 1904-1906 (Diss.); Bericht über eine Forschungsreise zur Untersuchung der ladinisch-trientinischen Mundarten, Wien 1909; Die Nonsberger Mundart (Lautlehre), Wien 1909 (Habil.-Schr.); Zur Sulzberger Mundart: ein Reisebericht, Wien 1911; Le dentali intervocaliche nei dialetti italiani, Halle a. S. 1912; Die Mundart von Valvestino. Ein Reisebericht, Wien 1913; Die Erforschung der Ortsnamen von Oberetsch während der Jahre 1914-1924. [Zahlreiche namenskundliche u. methodologische Arbeiten zur Rom. Sprachwiss].

„Ma oltre agli studi di ladino e della romanità altoatesina, non vanno ignorati tanti altri campi da lui coltivati con la pubblicazione di varie opere originali. Trascurando alcuni brevi saggi giovanili di argomento letterario e filologico e l‘intensa attività di recensore nel settore etruscologico, è necessario menzionare per lo meno i suoi lavori nel settore della ,linguistica mediterranea‘ conclusisi con il volume miscellaneo Sostrati e parastrati nell‘Italia preistorica (Firenze 1959). In codeste ricerche ebbe come stretto collaboratore soprattutto il suo allievo G. Alessio. Tra i vari contributi dialettologici che non si riferiscono all‘area alpina, spiccano alcuni scritti contro la teoria magnogreca sostenuta da G. Rohlfs. Il B. combatte tale tesi e spesso con argomenti nuovi rispetto al Morosi ed altri; invoca pertanto appoggi storici, toponomastici e dialettologici. Si vedano soprattutto gli Appunti sulla storia e la diffusione dell‘ellenismo nell‘Italia meridionale, in Revue de linguistique romane, III (1927), pp. 1-91, ai quali hanno fatto seguito altri lavori; allineati sulla posizione del B. furono poi i numerosissimi studi di G. Alessio e di O. Parlangeli. Ma spesso le sue considerazioni sono assai equilibrate per cui egli non esclude ,un sostrato linguistico prebizantino, né un‘infiltrazione lessicale bizantina, ma ritengo indimostrabile e soggettiva l‘asserzione che tra il primo e la seconda non sia avvenuto l‘assorbimento latino‘“ (Pellegrini, DBI online).

HSchA Nr. 00577; G. B. Pellegrini, DBI 34, 1988; LexGramm, 1996, 73-74 (Tullio de Mauro).